Tra le posture più note, è considerata il re degli âsana per i suoi notevoli effetti benefici.
(...) Effetti della posizione:
I benefici di questo âsana sono numerosi: innanzitutto la postura inversa consente di ridurre il carico gravante sulle vertebre lombari, che normalmente sostengono quasi tutto il peso del corpo; inoltre, se eseguita correttamente, sîrsâsana consente un allineamento ottimale di questa delicata parte della colonna vertebrale.
Gli effetti sulla circolazione sanguigna sono rilevanti: viene infatti favorito il ritorno venoso dagli arti inferiori e dal bacino, con riduzione della possibilità di formazione di varici ed emorroidi e contemporaneamente un maggiore afflusso di sangue arterioso raggiunge il cervello, il cuoio capelluto, il viso e la retina, con beneficio per il sistema visivo e, seppure in minor misura, per l'udito.
I visceri, i genitali e gli organi addominali, in particolare il fegato, vengono decongestionati e ricevono, una volta ripresa la postura eretta, un benefico afflusso di sangue ricco di ossigeno; la digestione viene migliorata ed eventuali ptosi ridotte o, se la pratica è protratta a sufficienza, eliminate.
Il cervello, il maggior consumatore di ossigeno del nostro corpo, viene abbondantemente irrorato di sangue arterioso ed i capillari conservano o ritrovano la loro naturale elasticità, garantendo una circolazione ottimale; spesso sîrsâsana consente di ridurre l'intensità di cefalee ed emicranie.
Viene stimolata l'ipofisi, che a sua volta agisce su tutto il sistema endocrino contribuendo a regolare il metabolismo ed il peso corporeo. Ad un livello più sottile tutte le funzioni intellettive (attenzione, concentrazione, memoria) sono stimolate, la mente diviene più limpida e si viene pervasi da un senso di fiducia e di ottimismo.
La postura inversa infine influisce anche sulla respirazione: la leggera pressione esercitata sul diaframma degli organi addominali facilita la completa espulsione dell'aria durante il movimento espiratorio e viene inoltre favorita la ventilazione della parte superiore dei polmoni, che normalmente, a causa di una respirazione incompleta e superficiale, viene utilizzata poco. (...)