Postura e benessere, lo yoga che aiuta!
Il metodo Iyengar per la lombalgia
In Italia sono circa 15 milioni le persone che soffrono di lombalgia, è un disturbo democratico: colpisce, infatti, tutti almeno una volta nella vita, indipendentemente da sesso, età, professione e conto in banca.
La lombalgia è una patologia dalle molteplici cause che ha un impatto, oltre che sanitario, psicologico, sociale ed economico. Una vera e propria epidemia mondiale da anni al centro di numerose ricerche.
A differenza di altre tecniche yoga e alcune ginnastiche antalgiche, il metodo Iyengar pone dei precisi limiti, con lo scopo di fare eseguire alla colonna e a tutte le articolazioni movimenti sempre corretti.
Non si esaspera mai il movimento rispettando sempre l’ergonomia del corpo. L’approccio è graduale, si ricerca la corretta postura, l’allineamento strutturale e poi solo allora l’allungamento.
Proprio per evitare situazioni che possano provocare stress si utilizzano attrezzi e accessori come coperte, panche, cinture, corde, sedie, mattoncini e tutto ciò che possa facilitare la realizzazione delle varie asana o posizioni anche da parte di chi ha problemi fisici.
Infatti, il loro impiego permette, l’esecuzione e il mantenimento prolungato delle varie posizioni, elemento fondamentale per intensificare l’effetto terapeutico.
Nel caso delle lombalgie si inizia con asana di allungamento passivi, per poi passare gradualmente al lavoro attivo.
Questo tipo di patologia è sempre caratterizzata da un diaframma molto rigido e da una muscolatura lombare particolarmente contratta, quindi è bene affrontarla agendo sulle principali cause che provocano queste due alterazioni: la postura scorretta quando si sta in piedi, rafforzando soprattutto gambe e piedi, e una respirazione incompleta, abituando a utilizzare ogni parte dell’apparato respiratorio.
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