Ancora pochi giorni per la
Festa dell’Equinozio a Spilamberto, che sceglie l’arrivo dell’autunno per riportare in auge le
tradizioni contadine e la
cultura agreste.
La provincia di Modena e tutta l’
Emilia Romagna sono ricche di terreni e di aree verdi e l’occasione non poteva essere migliore per rievocare le antiche feste popolari, e rafforzare l’antica
unione tra l’uomo e la natura.
Il programma dei festeggiamenti prevede passeggiate nei boschi alla scoperta delle
antiche usanze contadine, tavole rotonde a tema ed intrattenimenti musicali, per finire cene a base di
prodotti biologici e danze popolari suonate all’organetto.
Il termine equinozio deriva dal latino e significa “notte uguale al giorno” perché le ore del giorno hanno la stessa durata di quelle della notte. In astronomia indica il momento dell’anno in cui il Sole si trova nell’intersezione tra l’eclittica e l’equatore celeste, nel giorno 20 o 21 marzo e 22 0 23 settembre, date di inizio della primavera e dell’autunno.
Oggi l’equinozio d’autunno, che quest’anno corrisponde con la luna piena, è celebrato in molti luoghi per auspicare un buon inizio dell’autunno, e come
momento di equilibrio ed armonia tra le fasi cicliche dell’Universo e delle energie invisibili.
A Spilamberto la Festa dell’Equinozio d’Autunno si festeggia nei giorni 23 e 24 settembre.Si comincia giovedì 23 con l’inaugurazione della mostra fotografica di Maurizio Tonelli e dell’esposizione pittorica di Francesca Cavani; a seguire una tavola rotonda moderata da Paolo D’Arpini su Equinozio di autunno, luna piena, cultura contadina ed archetipi animali, arricchita dalla performance di Giuseppe Panini che evocherà i detti contadini accompagnandosi con l’ocarina e allietata da brani musicali di Nicola Baroni; e dagli interventi di SabineEck, L’importanza del sale nella dieta contadina ed animale; David Satanassi, Psicologia animale, comportamenti degli animali da cortile e del cane nei loro rapporti con l’uomo; Caterina Ragazzi, Benessere animale negli allevamenti. Partendo da polli e galline…; ed infine vi saranno le Poesie e favole di campagna sugli animali in varie culture del mondo, di Antonella Marino e Samuel Okoro.I
l 24 settembre la Festa dell’Equinozio ha inizio con una passeggiata lungo il fiume Panaro alla ricerca di erbe commestibili con Sonia Baldoni e a seguire una seconda tavola rotonda con la lettura di Caterina Regazzi, Storia di una gallina e memorie d’infanzia in campagna; la cronistoria di una tradizione agricola dimenticata, quella della coltivazione della canapa, raccontata da Daniele Bruzzi,..ci sarebbe da ridere se non fosse che c’é chi piange..; e con la lettura di brani sulla vita contadine nelle Marche tratte dal libro La figlia del sarto di Lucilla Pavoni.