lunedì 28 settembre 2015


...significato dell’eclissi di luna piena nelle nostre vite...


<<Eccoci al giorno dopo la notte fatidica del 28 settembre 2015 dove c'è stata la quarta eclissi di luna piena a conclusione della famosa tetrade di sangue. 
Quello che è accaduto questa notte e di cui sentiremo gli effetti per molti giorni a venire già sta maturando dentro di noi da tempo,  il passato è ritornato nella nostra vita nelle vesti di un qualcosa legato soprattutto alle relazioni interpersonali che non ha mai avuto risoluzione, un problema che ha tantissime sfaccettature che hanno tinto di nero alcuni momenti della nostra vita e che abbiamo vissuto talvolta con dolore sulla nostra pelle.
Questa eclissi rivela e riporta a galla tutto ciò con emozioni forti e talvolta “oscure”, il problema dunque esige la fine e la risoluzione dello stesso.
Tutto quello che in questi giorni si è affacciato alle porte della nostra vita e dei nostri sogni è un messaggio chiaro e netto, la situazione da risanare, risolvere e lasciar andare vuole la sua controparte, vuole che noi la guardiamo finalmente con gli occhi dell’AMORE senza condizioni e dell‘accettazione totale ,vuole che la smettiamo di giudicarci e di giudicare quella persona, quell’evento o quella situazione antica che ci hanno fatto tribolare per una vita: VUOLE LA CONCLUSIONE e la “deposizione delle armi" attraverso un’atto di profonda consapevolezza, questa eclissi di luna piena avviene sull’asse astrologico ariete-bilancia che ci parla proprio di questo. Deponiamo le armi dell’aggressività e dell’ego tipiche dell’ariete e avviciniamoci a una risoluzione pacifica del conflitto che tenga in considerazione la pace l‘equilibrio e l’amore soprattutto nelle relazioni interpersonali tipiche della bilancia.
La CONCLUSIONE non è altro che il passaggio dall’IO (ariete) al TU (bilancia) e sotto questo ponte che lanciamo ai due opposti della ruota astrologica (ariete-bilancia) lasciamo che tutto fluisca come acque sporche che si dirigono alla foce di questo fiume di emozioni antiche e cupe. 
Attraversiamo il ponte mentre osserviamo questo fluire senza giudizio, seguiamolo con lo sguardo fino alla fine, perdoniamolo e perdoniamoci, benediciamo il suo perdersi nelle acque finali della foce e poi lentamente con cuore aperto e finalmente libero arriviamo dall'altro capo del ponte (bilancia), li dove non siamo più separati dagli altri ma un’unica cosa inscindibile e meravigliosa, li dove siamo TUTTI UNO, Con Amore >>

Grazie Maria Rosaria


Testi di Maria Rosaria Iuliucci